Redigere un documento accademico
Imparare a scrivere un documento accademico
Redigere un lavoro, è un’attività che dovrete realizzare varie volte, come per esempio scrivere il riassunto di un testo, un rapporto, un saggio o ancora dei lavori di ricerca (lavoro di seminario o tesi di master). Spesso, la redazione di un lavoro avviene dopo una “ricerca d’informazioni” (cf. attività Ricerca d’informazioni). L'attività “Redigere un documento accademico” propone le tappe che sono, secondo noi, utili alla redazione di un lavoro universitario.
Scegliere un editore di testo
È importante considerare i vari editori di testo e non scegliere il primo che si trova.
Infatti, l’insieme delle tappe di un lavoro di scrittura possono richiedere l’utilizzo di molteplici funzioni di un trattamento testo e, a seconda di quello scelto, queste funzioni potranno essere disponibili o meno, facili o difficili da realizzare.
Siamo troppo abituati a lavorare con un solo trattamento testo ma spesso, sarebbe molto più efficace effettuare certe tappe di un lavoro scritto con uno strumento ed altre con un secondo strumento. Per esempio, avete cominciato a scrivere un lavoro di seminario con Google Drive per facilitare la collaborazione nel gruppo. Durante l’impaginazione vi rendete conto che Google Drive è molto limitato, quindi decidete di utilizzare Word per fare questo lavoro finale.
La scelta di un editore di testo dipenderà dunque dal lavoro di scrittura che dovrete effettuare e sarà fatta contemporaneamente all’identificazione del tipo di lavoro scritto (cf. Scenario “Scrivere un lavoro”). La tabella di comparazione dei differenti editori di testo (cf. Strumenti) può aiutarvi a trovare quello più adatto alle vostre necessità.
Criteri da applicare facendo l’attività:
Connessione a internet
Se lavorate in dei luoghi in cui disponete di una connessione alla rete Internet, potete scegliere degli strumenti online. Al contrario, se lavorate piuttosto in luoghi che non offrono una connessione, sarà più adeguato utilizzare un programma installato sul vostro computer.
Computer
Se lavorate quasi ogni giorno sullo stesso computer, potrete salvare i documenti sul disco rigido di questo apparecchio. Se invece cambiate spesso computer (casa, università, ufficio, ecc.), sarà più indicato l’utilizzo di una chiave USB o di un cloud storage (modello di conservazione dati in rete). Esistono anche dei sistemi ibridi, che permettono quindi di salvare i documenti sul computer utilizzato temporaneamente e di sincronizzarli su un server online, affinché possiate continuare il lavoro su un altro computer.
Lavoro individuale o in gruppo
Se lavorate in gruppo, dovrete tener conto di due elementi: la gestione delle versioni e il lavoro sincrono/asincrono. Certi programmi (come Microsoft Word) permettono di registrare e visualizzare i cambiamenti effettuati sul documento, altri invece sono più adatti per lavorare a più persone contemporaneamente sullo stesso documento (Only Office con Switch Drive). (cf. Activita "Scrivere un documento in modo collettivo").
Sensibilità delle informazioni
Se l’argomento trattato è delicato o se il vostro lavoro include delle liste di nomi o delle informazioni riguardati delle persone, bisognerà essere prudenti e utilizzare un programma che non registra le informazioni in un server al di fuori del vostro controllo (per esempio il disco rigido del proprio computer o il server locale della vostra istituzione). È sconsigliato quindi utilizzare strumenti di redazione o di salvataggio online come Google Drive o OneDrive. Questi software salvano i documenti su di un server che è di proprietà della ditta che offre il servizio e quindi voi non potrete avere il controllo totale sui vostri documenti.
Funzioni dello strumento
A seconda del lavoro di scrittura che dovrete effettuare, certe funzioni saranno più o meno importanti. Se il vostro testo includerà molte citazioni, immagini, ecc. il programma dovrà permettervi di “copiare-incollare” facilmente le informazioni trovate in rete. Se il documento finale dovrà essere formattato secondo un modello particolare che comprende differenti stili, lo strumento dovrà facilitare l’applicazione di un’impaginazione complessa. Se il testo necessita di molteplici evoluzioni, lo strumento dovrà permette di apportare facilmente delle modifiche, delle correzioni e l’inserimento di commenti. Infine, un lavoro universitario include spesso una bibliografia. Il vostro programma dovrà facilitare la creazione di quest’ultima, permettendo l’utilizzo di software per la gestione della bibliografia come Zotero o Citavi.
Fare il piano-struttura del documento
Il piano, ovvero la lista e l’ordine delle parti del documento, varia a seconda del tipo di documento/lavoro. Realizzando il piano del documento, otterrete una linea guida per la redazione del vostro lavoro.
Prestate sempre attenzione alle regole della vostra istituzione, della vostra facoltà e del vostro dipartimento. Infatti le regole proposte più in basso potrebbero essere un po’ differenti da quelle proposte nella vostra istituzione.
- Il manuale di redazione di Kleemann-Rochas, Farina, Fernandez et Michel (2010), riunisce dei consigli, delle schede pratiche, ecc. per questi tipi di documento: un rapporto, un rapporto di stage, un rapporto d’attività, un progetto di ricerca, la presentazione della tesi.
- L'articolo di Brassart (1993), descrive il lavoro da effettuare per un lavoro di sintesi dei documenti e, in particolare, mostra esplicitamente le differenze con un lavoro di riassunto.
- L'articolo di StudentVille.it (2016), spiega come fare un riassunto in 7 tappe.
Strutturare il documento a seconda del piano che corrisponde al vostro tipo di lavoro. Qui di seguito potrete trovare un esempio molto ricorrente della struttura di un rapporto:
- Pagina del titolo
- Ringraziamenti
- Riassunto
- Sommario: utilizzate la funzione di creazione di un sommario automatico presente negli editori di testo (Word, Google Docs et Write de OpenOffice). Per poter generare il sommario, bisogna prima definire le diverse parti del vostro documento (cf sotto).
- Sezioni del documento:
- Definite le diverse sezioni e sotto-sezioni sotto forma di titoli, dall’introduzione alla conclusione. Fate riferimento al piano di documento definito dal tipo di lavoro scritto che realizzerete. Infatti, certi tipi di documenti hanno una struttura imposta (per esempio, per un articolo scientifico: Titolo, Riassunto, Introduzione, Problematica, Metodologia, Risultati, Discussione, Conclusione, Bibliografia, Allegati).
- Tramite l’editore di testo, applicate uno stile ad ogni titolo di sezione (p. es. titolo 1, titolo 2, titolo 3, ecc.) a dipendenza della sua importanza. Spesso ci si limita a 3 livelli di titolo perché con un numero più grande diventa difficile mantenere coerenza delle informazioni strutturante in questa maniera.
- Bibliografia (cf. “Elaborare la bibliografia”): la bibliografia potrà essere generata con uno strumento di gestione bibliografica (cf. strumenti di gestione bibliografica). Si noti che non tutti i word processor sono compatibili con tutti gli strumenti di gestione bibliografica. Durante la ricerca d’informazioni (cs. "Scenario Ricerca d’informazioni”), è consigliato salvare in maniera sistematica i documenti trovati utilizzando lo strumento di gestione bibliografica.
- Indice delle nozioni principali e/o degli autori citati: questa sezione è contenuta in alcuni documenti scientifici. Solitamente non sarà presente in un rapporto di stage o di seminario.
- Allegati, tabelle, schema, grafici o illustrazioni e le loro legende.
Organizzare le idee
L’attività è composta da vari passaggi. È utile sapere come cominciare il vostro lavoro (bozza) e qual è il risultato atteso (testo finale). Infatti, è piuttosto utopico pensare di poter creare di primo getto il testo finale. Partendo da una bozza che si svilupperà passo a passo grazie ad esempi e citazioni, arriverete ad un risultato finale coerente e di qualità.
Realizzare una prima bozza
Se l’attività che dovete svolgere è quella di sintetizzare le vostre idee riguardati una tematica:
- Non abbiate paura di cominciare a sviluppare una lista delle idee principali che vi vengono in mente. Definite anche le parti importanti del documento (ogni parte importante è basata su di un’idea importante). Per stabilire questa struttura, potrete utilizzare gli strumenti “outliners” presenti nei trattamenti testo.
- Partendo dagli appunti presi durante la lettura dei testi riguardati la tematica, trovate degli argomenti che sostengono le vostre idee e aggiungeteli nel vostro documento. Decidete anche se inserire altre idee alla vostra lista.
- Redigete un primo testo per ogni parte importante del vostro documento.
Se l’attività che dovete svolgere è quella di sintetizzare le idee principali di altri autori riguardati una tematica:
- Brassart (1993) consiglia d’iniziare da una tabella contenente le idee principali annotate durante la lettura dei diversi documenti utilizzati (una colonna per documento).
- Costruite la struttura del vostro documento partendo da queste idee importanti: ogni parte importante è centrata su di un’idea importante. Per stabilire questa struttura, potrete utilizzare gli strumenti “outliners” presenti nei trattamenti testo.
- Cercate gli argomenti che giudicate i più importanti in questi testi tenendo conto delle opinioni favorevoli o contrarie dei vari autori. Inserite questi argomenti nelle parti corrispondenti del documento.
Difendere argomentando le proprie idee e il proprio metodo di lavoro
Solitamente nei lavori scritti è necessario argomentare le vostre idee e descrivere e giustificare il vostro metodo di lavoro.
Costruite le vostre argomentazioni basandovi sulle letture e sugli argomenti che sostengono le vostre idee. Cercate di restare fedeli alle idee sviluppate dagli autori alla quale fate riferimento.
Rivalutare la struttura degli argomenti nel vostro testo
Gli argomenti si susseguono in maniera coerente?
L’esempio è meglio inserirlo nel corpo del testo (perché è necessario alla comprensione) o in allegato (perché è importante ma non necessario alla comprensione)?
Proponete un testo strutturato, chiaro e costruito
Il modulo 5 della Guide de Kleemann-Rochas, Farina, Fernandez et Michel (2003 et 2010), da dei consigli riguardanti la costruzione di un testo per renderlo coerente e dinamico:
- Il principio è il seguente: sviluppare un’idea per paragrafo prestando attenzione a dove vi porta il seguito delle idee e a cosa volete dimostrare.
- La coesione del testo si basa su dei connettori (riprese, costruzioni di spazi e di commenti meta-testuali) che avranno “un effetto sulla coesione generale” del contenuto.
- Situare il vostro discorso in legame a quello degli altri.
- Da evitare: errori grammaticali e incoerenze
- Lavoro di rilettura.
Redigere il testo
La redazione di un documento è molto importante perché, più il vostro testo sarà coerente e ben scritto, più sarà leggibile ed esprimerà correttamente le vostre idee e lo sviluppo della riflessione sulla tematica. Aumenterà quindi nel lettore la voglia di leggere il vostro testo.
Per aiutarvi nella realizzazione di quest’attività, potrete seguire le tappe seguenti:
Prestare attenzione alla formulazione delle frasi (stile e significato)
Le pagine "Rédiger un travail" (Service des bibliothèques de l’UQAM, 2011), danno molti consigli per questo passo (cf. "Ecrire et paraphraser"). Facendo attenzione a questi elementi, faciliterete la comprensione del contenuto.
- Utilizzate delle forme attive e affermative.
- Eliminate le ripetizioni. Ma attenzione, in un testo scientifico, la ripetizione di un termine può essere necessaria perché esprime un concetto preciso. Utilizzando un sinonimo cambierebbe il senso del testo e diminuirebbe la qualità.
- Utilizzate dei connettori per dare logica e coesione al testo.
- Scegliete un linguaggio scritto (formale) e non parlato.
- Verificate il significato delle parole utilizzate aiutandovi con dei dizionari.
Aggiungere grafici e illustrazioni
Arricchisci il tuo documento completando il testo con grafici e/o illustrazioni:
- Se hai dati quantitativi o qualitativi, utilizza uno strumento per la "Creazione di grafici" per produrre una visualizzazione di questi dati che completi il tuo discorso.
- Se stai pensando a un'illustrazione più figurativa, cercala in una "Banca di immagini" esenti da diritti.
Alla fine del vostro lavoro, fate una correzione ortografica e grammaticale del vostro contenuto
(cf Tabella comparativa "Correzione")
Per farlo, potrete utilizzare degli strumenti integrati in certi programmi informatici (p.ex. Word, OpenOffice, ecc.) oppure scegliere dei programmi di correzione online. In seguito, sarà importante verificare minuziosamente il risultato ottenuto. A volte le correzioni proposte da questi strumenti sono inadeguate oppure certi errori vengono omessi.
Elaborare la bibliografia
Questa tappa vi permette di definire gli elementi importanti per stabilire la vostra bibliografia. Dovrete utilizzare dei passaggi (delle citazioni) nel vostro lavoro per supportare le vostre idee e, queste citazioni, saranno fatte in maniera diretta e indiretta. A partire da queste referenze, dovrete creare una bibliografia che verrà inserita alla fine del documento. Questa parte permetterà di mostrare che il vostro lavoro è basato su una documentazione ben precisa e sarà più facile al lettore risalire alle fonti da voi citate.
Citando le vostre fonti, date importanza al lavoro svolto dagli autori ed evitate il plagio. In effetti, il plagio è un grave errore che comporta delle serie conseguenze (arrivando fino all’espulsione dalla vostra facoltà o alla proibizione di riscriversi ad un’altra istituzione).
Quando si commette plagio o auto-plagio?
Quando si scrivono testi, si commette plagio se non si indica la fonte degli estratti o delle idee già scritte in altri libri, articoli, lavori, post di blog, ecc., e/o se non si distingue correttamente nel testo ciò che è stato scritto di nuovo da ciò che è stato trovato altrove. In genere, si utilizzano le virgolette per le citazioni dirette e si crea una bibliografia delle opere citate.
- Mostrare un testo che qualcun altro ha scritto.
- Le virgolette vengono aggiunte per le citazioni dirette.
- Le citazioni vengono aggiunte secondo una norma.
- Si vede la bibliografia creata.
Fate anche attenzione all'auto-plagio! Ciò che avete scritto voi stessi in precedenza in un lavoro precedente può essere utilizzato in un nuovo lavoro, ma dovete citare la fonte (il vostro lavoro precedente).
Informatevi sulle regole in vigore nella vostra istituzione per quanto concerne le citazioni dirette ed indirette e sulle norme utilizzate nella vostra facoltà
- Le pagine "Rédiger un travail" (Service des bibliothèques de l’UQAM, 2011) danno molti consigli per questo passo (cf. "Citer ses sources", "Présenter sa bibliographie" et "Eviter le plagiat").
- APA Citation Examples (Site de l’Université du Maryland)
- Zotero Style Repository (outil de correspondance entre disciplines et normes bibliographiques) (cf Risorse)
Utilizzate uno strumento di gestione bibliografica elettronico
Uno strumento di gestione bibliografica elettronico (p. es. Zotero o Citavi) faciliterà la gestione delle referenze e la creazione della bibliografia (cf. Famiglia "Gestione bibliografica") quando si scrive un documento.
Successivamente, prima di diffondere il vostro testo, un altro strumento digitale della stessa famiglia, come Compilatio o Turnitin, vi permetterà di verificare se il vostro testo contiene estratti da altri documenti che avete dimenticato di citare (un'omissione è sempre possibile). Nota: Anche i vostri insegnanti hanno accesso a questi strumenti e li utilizzano in particolare per verificare se i lavori che consegnate loro, ad esempio per un seminario, contengono casi di plagio.
Rileggere il testo
La rilettura è una tappa molto importante che richiede all'autore di prendere una certa distanza dal lavoro effettuato, affinché sia possibile valutarlo nel suo insieme. È meglio far rileggere il vostro lavoro da un’altra persona (per esempio un collega), che potrà, a differenza vostra, dare un punto di vista nuovo e obbiettivo su quello che avete scritto.
- Verificate questi tre aspetti: Forma (stile); Contenuto (senso); Analisi degli indicatori linguistici. Nella sezione “N’avez-vous rien oublié?” della Guide di Kleemann-Rochas, Farina, Fernandez, & Michel (2003), questi tre aspetti sono spiegati nei dettagli.
- Se ne avete la possibilità, è importante far rileggere il vostro lavoro da una o due persone. Infatti, questo permetterà di avere un nuovo punto di vista e vi eviterà degli errori riguardanti:
- La struttura del testo: parti mancanti e ripetizione di alcuni argomenti;
- Il contenuto e la forma: frasi formulate in modo inappropriato (stile), idee mal sviluppate (senso) o termini scelti male (senso).
- Per un lavoro scritto importante (lavoro di seminario, lavoro di BA, ecc.), fate sempre effettuare la rilettura da un’altra persona.
Impaginazione del testo
Quando avete un testo davanti a voi, pensate all'effetto che vi fa. Se la dimensione di scrittura è troppo piccola o il testo troppo compatto, avete voglia di leggerlo?
Un’impaginazione curata facilita la lettura di un lavoro scritto, in particolare del suo contenuto e della sua struttura . Oltretutto, certe istituzioni impongono dei criteri d’impaginazione che devono essere rispettati per poter validare il lavoro.
- Alla fine del vostro lavoro, è fortemente consigliato di controllare di nuovo le consegne per il lavoro (p. es. regolamento della vostra facoltà), affinché possiate verificare che l’impaginazione richiesta sia stata rispettata. Semplificate il lavoro utilizzando un’impaginazione sobria ed elegante.
- L'impaginazione dove mostrare ai lettori la struttura del documento nel modo più chiaro possibile.
- Alcuni editori di testo vi permettono di effettuare un’impaginazione del testo che avete scritto, come per esempio Word o Open Office. Altri hanno delle funzioni d’impaginazione molto ridotte, per esempio Google Docs.
- Prima di inviare o trasmettere il vostro documento, salvatelo in formato “pdf” (con vostro editori di testo o smallpdf) affinché l’impaginazione e il contenuto del documento non possano essere modificati. Controllate il documento una volta che verrà convertito nel formato “pdf”. Nella liste degli strumenti potrete trovarne alcuni che vi permetterano di convertire i documenti in formato "pdf".
Inserire degli allegati e un indice
Gli allegati permettono di non appesantire il vostro lavoro con troppe immagini, tabelle o testi. In più, grazie agli indici delle figure, il contenuto del documento sarà disponibile in diversi formati.
Ogni tabella, grafico o immagine deve avere la sua utilità. Di conseguenza, limitatevi ad utilizzare le illustrazioni che aggiungono valore al vostro testo (visione sintetica di certe informazioni, spiegazione delle situazioni, visualizzazione di certi dati, ecc.).
- Quelle che sono necessarie alla comprensione delle vostre argomentazioni dovranno essere inserite nel testo.
- Quelle che sono importanti ma non fondamentali, sono da inserire negli allegati.
- Quelle che non sono fondamentali né importanti, non dovranno essere inserite nel vostro documento.
Criteri per inserire degli allegati
Vi proponiamo dei criteri d’applicazione per l’inserimento di allegati, indici delle figure e indice analitico. Ricordatevi in ogni caso di far sempre riferimento alle consegne di redazione della vostra istituzione o facoltà.
Per gli allegati: se avete una grande quantità d’immagini/tabelle/grafici e testi, è consigliato d’inserire tra gli allegati quelli o quelle che non sono fondamentali (importanti ma non necessari alla comprensione). Ma non scartate queste informazioni. In assenza di questi contenuti, la persona che correggerà il vostro lavoro potrebbe ritenerlo insufficiente.
Per gli indici delle figure: se avete varie immagini e tabelle, potrete creare un indice delle figure (da inserire dopo il sommario). Quest’ultimo permetterà di facilitare la lettura di queste informazioni. Se saranno utilizzate molte abbreviazioni, potrete creare una lista che si troverà dopo il sommario e dopo l’eventuale indice delle figure.
Per l’indice analitico: l’indice analitico, chiamato anche solo indice, viene inserito dopo la bibliografia e prima degli allegati e permette di dirigere i lettori alla parte del testo in cui sono citati degli autori o spiegati dei concetti. Questi due indici vengono creati separatamente.