Gestire la propria identità digitale

Rendere visibile ciò che vi valorizza

Il tema dell'identità digitale sta diventando molto attuale, dato che la comunità accademica è sempre più visibile nelle "social network". È quindi importante prendersi cura della propria identità digitale e vi proponiamo un'attività in quattro fasi per aiutarvi a gestirla.

Cos'è l'identità numerica?

Con il termine identità numerica, vogliamo definire un insieme di documenti e d’informazioni su internet che rappresentano una persona. È l’insieme delle “tracce” lasciate online dalla persona stessa e/o da altre persone concernenti quest’ultima. Questi contenuti possono trovarsi in molteplici posti online: una pagina personale, un blog dove scriviamo degli articoli, una rete sociale dove commentiamo un articolo o abbiamo pubblicato qualcosa, un gruppo di cui facciamo parte, ecc.

Perché gestire la propria identità numerica?

La gestione della propria identità digitale ha principalmente due scopi. Da un lato, si vuole restare padroni della propria identità, per esempio evitando alcune “trappole” del web come il furto d’identità. Dall’altro lato, si vuole aggiornare le informazioni concernenti le proprie competenze e i propri traguardi, per essere attrattivi sul mercato del lavoro. Bisogna quindi:

  • Riflettere al proprio percorso d’apprendimento e alle nuove competenze sviluppate (definendo chiaramente a che punto si è),
  • Valorizzare le proprie conoscenze e competenze per facilitare l’accesso a nuove formazioni e posti di lavoro.

Identità e web

Famiglie di strumenti correlate : Social Network

L’identità digitale è l’insieme di tracce digitali lasciate da una persona che danno informazioni su di lei (p.es. il suo nome, gli indirizzi e-mail, le sue foto, il suo CV, ecc.). (Grand dictionnaire terminologique du Québec, 2017). Un’altra parte dell’identità digitale di una persona è composta da quello che gli altri pubblicano online su di lei, per esempio nei "social media" (Facebook, Instagram, LinkedIn,...). 

L'importanza dell'identità numerica

Mettete in evidenzia le produzioni e il percorso svolto nei servizi online dedicati all'identità digitale (Linkedin, ResearchGate, Facebook, ecc.).
Mettete in evidenza anche le attività al di fuori dell'ambiente universitario. È importante mostrare la propria identità su Internet... ma attenzione alle interpretazioni di queste tracce!

In che momento lasciate una traccia sul web?

Identificare i momenti in cui lasciate una traccia sul web:

  • Riempiendo un formulario per creare un conto in un servizio online;
  • fornendo il proprio codice di accesso e il proprio nickname, e quindi utilizzando la connessione Wi-Fi dell'università;
  • salvando un documento su un server;
  • consultando un’informazione su un sito;
  • partecipando a un blog;
  • pubblicando una foto/video su un social network o altrove servizi online;
  • usando il computer di qualcun altro:
    • ricordatevi di cancellare la cronologia delle vostre ricerche su internet
    • se utilizzate la vostra carta di credito e salvate i dati, potrebbero essere riutilizzati in un pagamento futuro

Selezione e stoccaggio dei documenti che compongono la vostra identità digitale

La seguente lista di domande può aiutarvi a selezionare i documenti che compongono la vostra identità digitale e a scegliere gli spazi di archiviazione.

Quali documenti conservare?

  • I documenti (testi, immagini, video, video, pubblicazioni, ecc.) che avete raccolto durante la vostra formazione, corsi, attività importanti al di fuori dell'università che potrebbero esservi utili in futuro in diversi contesti (soggiorni linguistici, candidature, associazioni, ecc.);
  • Prestate attenzione alle varie versioni di questi documenti (finale, intermedio, personale, personale, ecc.) che influenzano la facilità a ritrovarli e ad accedervi.

Come valorizzare le conoscenze e le competenze?

  • In funzione delle vostre ambizioni future, identificate i documenti che vorreste utilizzare per valorizzare le vostre conoscenze e competenze, per esempio in vista di un colloquio.
  • Mettere questi documenti in un posto dove potrete ritrovarli facilmente.
  • È preferibile conservare questi documenti in un formato che soddisfi i criteri di longevità e facilità di trasmissione/utilizzo (pdf, jpeg, ecc.).

Quanto tempo conservare questi documenti?

  • Uno studente potrà salvare i dati sul suo computer e/o su uno spazio d’immagazzinamento online come SWITCHdrive. Attenzione! Il modo in cui sono nominati influenzerà la facilità di ritrovarli in un secondo momento.
  • È importante assicurarsi di mantenere le proprie tracce aggiornate! Inoltre, ricordatevi di datare le vostre tracce per ricordarsi più facilmente loro significato nel contesto di creazione.

Quali sono i possibili spazi di stoccaggio?

  • Esistono varie soluzioni di stoccaggio dei dati come: chiavetta USB, disco rigido esterno, spazio di stoccaggio online (SWITCHdrive), inviare per e-mail, i server (università, personale, ecc.), portfolio, ecc. (cf. Utilizzare gli spazi d’immagazzinamento)

Quali sono i rischi di questi spazi di stoccaggio?

  • Vi consigliamo di utilizzare SWITCHdrive. Vi sconsigliamo l'utilizzo di servizi come Dropbox, in quanto i dati sono memorizzati su un server che non è ospitato in Svizzera e non è conforme alle leggi federali in materia di condivisione e utilizzo dei dati. È quindi difficile sapere chi può accedere a questi dati.
  • Nessuno strumento è immune da interruzioni. È possibile che all'improvviso il sito o lo strumento possa essere eliminato. Il più delle volte, quando viene annunciata la chiusura di un servizio, rimangono alcuni mesi per recuperare i propri dati.
  • Vi consigliamo di utilizzare servizi di stoccaggio che offrono funzioni di esportazione e formati utilizzati anche da altri servizi. Assicuratevi inoltre di eseguire regolarmente backup su dischi rigidi fisici come una chiavetta USB o un disco rigido esterno.
  • Nessuno è immune all'hacking, sia sui server dei vari strumenti che sui propri account. Tuttavia, i servizi online prestano grande attenzione alla sicurezza. Inoltre, se si esegue regolarmente il backup dei dati in più sedi (ad esempio, un servizio online e un disco rigido personale), si riduce notevolmente l'impatto di un potenziale hacking.
  • Quando si crea il proprio account in un servizio online, si certifica di essere a conoscenza dei termini del contratto dello strumento. Se questo contratto menziona la condivisione della proprietà dei vostri dati, i vostri dati non vi appartengono più completamente non appena li mettete online in questo servizio. Tuttavia, se utilizzate un servizio come SWITCHdrive, questo è conforme alla legge svizzera sulla protezione dei dati.
  • Per quanto riguarda l'accessibilità dei vostri account, è consigliabile cambiare regolarmente la password, nonché utilizzare una password diversa per ciascuno dei vostri diversi account. Questo renderà il compito più difficile per i potenziali hacker. Uno strumento come Bitwarden renderà molto più facile e sicuro gestire tutte le password.  Se volete avere più informazioni riguardanti le password, non esitate a consultare le risorse.

Strategie per essere visibili in rete

Verificate la vostra immagine

  • Che immagine riflettete sugli altri tramite Google? Inserite il vostro nome e cognome (ad es. "Mario Rossi") nel motore di ricerca. Controllate i risultati della prima pagina (l'80% dei visitatori consulta solo la prima pagina dei risultati di Google), potrete avere un'idea dell'immagine che un utente Internet può avere sulla vostra persona.
    • Se volete rimuovere foto o informazioni su di voi, andate al sito dove sono pubblicati i dati e cambiate le preferenze sulla privacy. Se questo non è possibile, contattate il sito in questione.
  • Per influenzare i risultati e avere il controllo della vostra immagine digitale, potete 1) creare una pagina web che vi presenta, ad esempio in un blog come Wordpress, poi 2) inserire un link a questa pagina nei diversi social network dove volete essere presente.

Essere visibili o invibili?

  • Lasciare tracce su Internet non è senza rischi. Una persona con cattive intenzioni può riuscire a raccogliere abbastanza informazioni su di te per farti del male (stalking) o può farti del male impersonandoti.
    D'altra parte, non lasciare trasparire nulla ed essere invisibili in rete non è sempre ben interpretato. Quindi fate attenzione!
What happens when you Google search yourself?

Quali strumenti/reti preferire e perché?

Usi principali dei social media per uno/a studente/ssa

Possiamo pensare a quattro utilizzi principali dei social media per uno/a studente/ssa:

  1. Rete sociale della classe
  2. Rete sociale di un piccolo gruppo di studenti
  3. Inclusione nel mondo professionale
  4. Inclusione nel mondo accademico

Quando condividete documenti tramite social media, è necessario rispettare i diritti d'autore. Assicuratevi che le opere che diffuseste non contengano parti tratte da altre opere per cui non avete i diritti di utilizzo. Inoltre, potete decidere di associare una licenza Creative Commons alla vostra opera prima di diffonderla sui social media (vedi Attività /it/activities/6#6).

Exemple de réseaux sociaux

  • LinkedIn / Research Gate: Permettono di evidenziare la carriera professionale e la formazione e le relazioni tra queste due. Tuttavia, fate attenzione alle informazioni che fornite e alla forma che assumeranno, poiché questa rete è utilizzata principalmente per la ricerca di lavoro ed è quindi visibile a tutti. Ricordatevi di includere riferimenti agli articoli che avete scritto, così come il vostro CV e un elenco delle vostre capacità. A volte è utile mostrare le attività che si svolgono al di fuori dell'università. Considerate anche la possibilità di registrarvi in gruppo.
  • Facebook: nella sfera privata. A volte è saggio avere un soprannome su questa rete. Alcuni lo usano anche per lavoro, ma dovete stare attenti alle vostre pubblicazioni e a quelle di altri sul vostro conto. A seconda della configurazione, l'accesso può essere limitato, ma... attenzione alle sorprese!
  • Twitter: consente di restare informati sui temi a cui siete interessati e di creare dei legami tra mondo accademico e professionale. A volte è saggio avere un soprannome su questa rete.

Strumenti digitali simili ai social network

Oggi, molti strumenti digitali sono dotati di funzioni collaborative che li avvicinano ai social network, poiché consentono di condividere file, comunicare durante il lavoro di squadra su tali file e stabilire relazioni con i membri di tali squadre. Ecco alcuni esempi:

  • Portfolio (ad es. con Word): utile per riflettere sulle competenze sviluppate, sui documenti prodotti o sulle esperienze chiave. È poi possibile pubblicare parte di queste riflessioni o documenti in un social network.
  • Moodle / Chamillo: potete completare il vostro profilo. Prestate attenzione nella scelta delle informazioni che verranno visualizzate. Questo profilo è accessibile dai vostri insegnanti e compagni di classe che possono accedere alla lista dei corsi che state seguendo, ma anche alla descrizione di voi stessi che avete inserito.
  • MS Teams: funzioni collaborative per riunioni, lavagne online, chat, ecc. (vedi Attività La communicazione in un gruppo di lavoro)
  • SWITCHdrive: funzioni collaborative fornite tramite OnlyOffice (vedi Attività Scrivere un documento in gruppo)
  • OneDrive: funzioni collaborative fornite da Word (vedi Attività Scrivere un documento in gruppo)

Usi principali dei social media per uno/a studente/ssa

Possiamo pensare a quattro utilizzi principali dei social media per uno/a studente/ssa:

  1. Rete sociale della classe: Con strumenti come MS Teams, una classe può scambiarsi messaggi e informazioni brevi durante il lavoro di squadra, contribuendo così allo sviluppo della rete sociale all'interno della classe.
  2. Rete sociale di un piccolo gruppo di studenti: Con vari strumenti di archiviazione documenti (SWITCHdrive, SlideShare di Microsoft, ecc.), è possibile condividere documenti con colleghi (vedi Attività /it/activities/8#40), contribuendo così allo sviluppo di reti sociali costituite da piccoli gruppi di studenti.
  3. Inclusione nel mondo professionale: Su siti di servizi come Linkedin, iscrivetevi e partecipate a gruppi professionali, ad esempio diffondendo le vostre realizzazioni precedenti.
  4. Inclusione nel mondo accademico: Su siti di servizi come ResearchGate, Mendeley, Zotero, ecc., legati al mondo accademico, diventate membri di gruppi con interessi comuni e condividete le vostre prime pubblicazioni scientifiche.

Quando condividete documenti tramite social media, è necessario rispettare i diritti d'autore. Assicuratevi che le opere che diffuseste non contengano parti tratte da altre opere per cui non avete i diritti di utilizzo. Inoltre, potete decidere di associare una licenza Creative Commons alla vostra opera prima di diffonderla sui social media (vedi Attività /it/activities/6#6).

 

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